"Hijjarat as-Sijjil", questo il nome dai profondi connotati coranici (ricorda infatti l'episodio del 'bombardamento' degli invasori etiopi da parte di uccelli inviati da Allah con sassi di argilla nel becco e nelle zampe) scelto da Hamas per indicare la serie di scontri militari di novembre 2012 che noi invece preferiamo rendere in Italiano come 'Guerra degli Otto Giorni".
Per celebrare quell'importante avvenimento, che ha visto gli sciocchi leader sionisti recedere dai loro propositi e chiedere in tutta fretta un umiliante armistizio una volta verificato che il potere della Resistenza di lanciare razzi e proiettili aveva ormai raggiounto Dimona, Beersheba e i sobborghi di Tel Aviv, le Brigate Qassam hanno organizzato un'imponente parata di militanti attraverso la Striscia di Gaza e la hanno poi replicata ieri arrivando fin davanti alla casa di Mahmoud Zahar, leader storico e fondatore di Hamas, da sempre sostenitore del sentiero della Resistenza armata.
Il portavoce di Hamas Sami Abu Zuhri commentando questi recenti eventi ha dichiarato che il Movimento musulmano non ha mai abbandonato l'idea della Resistenza come via maestra per la liberazione di tutte le parti della Palestina invase e occupate dal regime ebraico dell'Apartheid.
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