Stava fuggendo dalla Provincia di Idlib in direzione di Homs il leader dell'organizzazione takfira 'Shuqur al-Sham' insieme ad alcuni suoi complici e seguaci, quando, sorpreso dalla perturbazione artica che ha portato la neve dalla Mesopotamia fino all'Egitto, il gruppetto é rimasto esposto alla furia degli elementi senza nessun equipaggiamento adatto alla bisogna e, soffrendo le estreme consguenze del maltempo, ha accusato la morte del proprio condottiero per congelamento.
La Siria, nelle sue zone montuose, non é nuova a nevicate in questo periodo, ma precipitazioni nevose diffuse su tutto il paese come quelle delle ultime ore sono decisamente pià rare. Anche la neve, comunque aiuta le forze armate regolari, che sono equipaggiate di tutto punto e possono attingere a riserve di materiali e rifornimanti; adesso che ai mercenari wahabiti sta venendo a mancare anche il sostegno dei paesi occidentali le loro speranze di ricevere a breve equipaggiamenti e accessori invernali sono ridotte letteralmente al lumicino.
L'Esercito regolare siriano, lungi dall'interrompere le sue operazioni, continua ad avanzare verso i covi e i rifugi del mercenari anti-Assad nella speranza di averne facilmente ragione e aggiungere così buoni auspici per un 2014 che veda pace e tranquillità ripristinate sull'intero Paese.
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