Il Movimento per la Jihad Islamica Palestinese ha emesso un comunicato col quale, onorando la memoria del martire Nafaa al-Saedi, barbaramente ucciso mentre difendeva la residenza dello Sceicco Jamal abu al-Hija nel campo profughi di Jenin, denuncia le forze militari di occupazione come uniche responsabili della sua uccisione e annuncia che "tutte le misure necessarie" per vendicare la morte di Al-Saedi saranno prese dall'organizzazione e dal suo braccio militare.
Al comunicato della Jihad ha fatto eco Hamas, che ha avvertito Tel Aviv come raid e omicidi tanto verso la Striscia di Gaza quanto verso la Cisgiordania non rimarranno senza risposta e che il regime sionista verrà ritenuto responsabile per ogn crimine contro il Popolo di Palestina, la sua Terra e i suoi Luoghi Sacri.
Hamas ha rinnovato i suoi inviti alla popolazione cisgiordana e di Gerusalemme (Al-Quds) affinché si mobiliti a ogni passo per contrastare le politiche annessionistiche, colonizzatrici, giudaizzatrici dell'occupazione sionista, dei suoi militari e dei suoi miliziani.
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