Forze regolari irakene dopo avere bloccato e respinto il tentativo dell'ISIL di investire con un'offensiva la cittadina di Haditha nell'Anbar sono passate al contrattacco grazie al sostegno aereo dei jet da bombardamento e degli elicotteri russi Mi-35 inviati da Mosca.
Altre operazioni si sono tenute nelle province di Salahuddn, Diyala e Babilonia portando a un totale di oltre centocinquanta il numero dei militanti wahabiti eliminati insieme a trenta loro veicoli. Nel combattimento di Salahuddin l'intera colonna terrorista che cercava di riguadagnare il controllo della strada per Tikrit é stata annientata.
Inoltre, a Diyala, il cugino del capo terrorista Al-Bagdadi, Mazban al-Badri, é stato abbattuto, il suo cadavere é stato identificato dall'intelligence irakena. A Babilonia la località di Jurf al-Sakhar, sottoposta a intensi raid e bombardamenti é stata presa d'assalto e completamente ripulita da presenze terroriste, aprendo la strada a ulteriori avanzate verso Nord.
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