Con 177 voti a favore su 328 il Parlamento irakeno ha approvato la lista dei Ministri proposta dal Primo Ministro incombente Haider Abadi; con ciò la Camera irakena ha dato un deciso schiaffo alle ambizioni Usa di un 'pastrocchio' di 'larghe intese' che mettesse al Governo del paese settaristi sunniti e curdi sonoramente sconfitti alle urne.
Il gabinetto che é stato approvato é stretta espressione dei risultati usciti dalla consultazione elettorale tenutasi a fine aprile, con l'ex-segretario del Partito Dawa (sciita) che prende la strategica poltrona degli Esteri e Bahaa al-Aaraji del Movimento Sadrista che é addirittura Vicepremier.
Inoltre l'Ex-primo ministro Nouri al-Maliki é stato nominato Vicepresidente, chiaro segno che la sua carriera politica, di nuovo, al contrario di quanto si auguravano Washington e Tel Aviv, non é affatto conclusa. Con le forze armate che recuperano il controllo di fette sempre più vaste di territorio brevemente 'sequestrato' dai takfiri dell'ISIS, l'Irak sembra avviato a recuperare completamente la sua stabilità, sovranità ed autonomia.
Quindi non ci sono ministri sunniti e curdi nel governo? Ero sicuro che al abadi avesse promesso un loro coinvolgimento nell'esecutivo.
RispondiEliminaCon nuove armi Russe,per fare il culo ad Israele che ci sta sul cazzo.
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