Un tribunale-canguro senza alcuna legittimità civile o giuridica ha 'confermato' l'assurda condanna a morte per il coraggioso sceicco sciita Nimr al-Nimr, rapito e ferito con armi da fuoco dagli sgherri di Casa Saoud ormai più di due anni fa.
Durante la sua prigionia la sua amata moglie, da tempo malata e debole, é morta di angoscia e patimenti. Nimr sarebbe stato condannato a morte per aver "parlato in pubblico contro la Casa Reale" e per avere difeso i manifestanti che a Qatif ed Awamiyah fin dal 2011 protestano contro la brutalità e la corruzione dell'ultima monarchia assoluta del mondo, ottima amica di Usa e Israele.
Affermiamo una verità chiara e incontrovertibile dicendo che chi si illude di intimidire gli Sciiti con una condanna a morte non conosce la loro storia di lotta, sacrificio e vittoria che si stende come un glorioso torrente di sangue benedetto dal tempo della Battaglia di Karbala fino a noi, passando per la Rivoluzione Islamica, le vittorie di Hezbollah e molti altri capitoli di gloriosa epopea.
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