La necessità, eterna e feconda Madre delle Invenzioni, ha spinto il giovane e brillante ingegnere palestinese Diaa abu Assi a sviluppare un efficace sistema di pompe e filtri molecolari in grado di abbattere drasticamente la salinità dell'acqua tratta dal Mediterraneo, per spegnere la sete della Striscia di Gaza, assediata dallo strangolamento sionista che vorrebbe far morire di sete e di fame gli abitanti dell'enclave costiera.
La progettazione del sistema ha preso molti mesi e la sua realizzazione, nelle tragiche condizioni poste dall'assedio, ha richiesto ben un anno e mezzo, ma adesso, grazie anche al sostegno di un istituto di ricerca dell'Oman che si é coordinato con l'Università Islamica di Gaza l'impianto del Dottor Assi é in grado già di rendere potabili mille litri d'acqua marina al giorno.
Il regime ebraico durante le sue aggressioni militari prende volutamente di mira i depuratori degli scarichi fognari e gli acquedotti della Striscia, per cercare di portare al collasso il sistema idrico che garantisce la vita alla grandissima concentrazione di cittadini di Gaza e dintorni.
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