Per il settantesimo anniversario della vittoriosa conclusione della Grande Guerra Patriottica che vide le forze di Stalin entrare trionfanti in una Berlino devastata le ambasciate russa, bielorussa e armena a Damasco hanno organizzato un grande ricevimento. Ad esso hanno presenziato il Presidente dell'Assemblea del Popolo Mohammed al-Laham e numerosi Ministri del Governo Assad che hanno recato il saluto e le felicitazioni del Presidente ai rappresentanti degli stati ex-sovietici.
Il Viceministro degli Esteri, Faysal Miqdad, ha espresso la convinzione che certi paesi della NATO che tra il 1941 e il 1945 si trovarono a essere alleati dell'URSS contro il regime hitleriano oggi ne hanno incredibilmente mutuato molti atteggiamenti e comportamenti, sostenendo tra le altre cose gruppi terroristici attivi sul suolo siriano che quanto a violenza, fanatismo, disprezzo per la vita umana e per la cultura e la civiltà non hanno veramente niente da invidiare alle SS del Terzo Reich.
Miqdad ha biasimato la tendenza dei paesi occidentali a porsi quali paragoni del Diritto e della Democrazia nello stesso momento in cui trafficano e patteggiano con questi gruppi criminali che negano e disprezzano i Diritti Umani di centinaia di migliaia di persone. L'ambasciatore armeno Arshak Poladian ha definito lo sforzo sovietico del 1941-45 come "inarrivabile e incomparabile" e vero fautore della vittoria alleata nella Seconda Guerra Mondiale.
Anche Poladian non ha esitato a tracciare un diretto parallelo tra le crudeltà inflitte dai nazisti contro l'URSS e quelle attualmente patite dalla Siria nel corso della sua lotta contro il terrorismo takfiro estremista.
Nessun commento:
Posta un commento