Se tanti membri dell'organizzazione terroristica del 'Daash' da ragazzi si fossero fatti qualche annetto di riformatorio forse da grandi non sarebbero finiti a urlare 'Allah Akbar' strafatti di Captagon e altre droghe. Quasi per ironia una delle 'piazzeforti' dell'ISIS nella metà occupata di Deir Ezzour era proprio l'edificio del riformatorio.
Usiamo l'imperfetto perché, dopo i continui e inutili attacchi dell'ISIS contro il quartier generale della 137esima Brigata una rapida controffensiva della 17esima Divisione, sostenuta dalla milizia NDF e dai volontari del Partito Baath, ha sloggiato i terroristi da quella posizione.
L'operazione é stata preparata accuratamente: con tutte le perdite subite ad Al-Thardeh era ovvio che i takfiri non avrebbero avuto risorse per rinforzare la loro posizione una volta che le truppe siriane l'avessero investita, e puntualmente così é stato.
Il riformatorio si trova nel quartiere di Al-Amal: dapprima sono stati assicurati gli isolati tutti intorno, poi, contemporaneamente e da più lati, si é avuta l'avanzata decisiva. Dozzine di terroristi sono morti nei combattimenti e nell'edificio crivellato dai colpi sono state trovate grandi quantità di armi, munizioni, esplosivi.
E' certo che le fogne, di daesh, al nusra, e tutta la galassia di gruppi e gruppetti, vedono accogliere una moltitudine di diseredati in cerca di pane, e nella loro ignoranza, di vendetta. Gente che, molto, troppo spesso ha fatto ritorno all'islam in prigione, sia in oriente che in occidente, e che sottintende una conoscenza superficiale, e virata al male dai miliardi delle monarchie del golfo, una versione che definisco cannibale, dato che sono i musulmani in primis a fare le spese delle apostasie, wahabita e salafita, che fanno credere a giovani ignoranti, spesso appena in grado di scrivere il proprio nome, di poter essere giudici supremi di anziani dotti imam, e gente comune, perché convinti da qualcuno appena più istruito di loro, di salvaguardare la purezza dell’islam. Anche se, per fare questo, contravvengono agli insegnamenti del profeta, perché incapaci, o impossibilitati, di verificare personalmente. Credo che molti di questi giovani, sono sviati dal loro rancore e voglia di rivalsa, e anche se da una parte penso che meritino di essere ripagati con la stessa moneta, dall’altra, vedendo i filmati dei loro morti, molti sono giovani, spesso ancora imberbi, non posso che provare pena, sia per quelle giovani vite sprecate, immolate per l’eresia wahabita, che per le loro famiglie che, spesso nello sconforto e nel dolore condannano le scelte dei loro figli, perché ben capiscono che queste vite sono bruciate dalla geopolitica travestita da jihad. Sovente i familiari maledicono i “cattivi maestri” venuti dal golfo, che insegnano che dio se è in un posto non può essere in un altro, che ha sembianze umane, indossa mutande d’oro e ha due mani destre, e a morire e uccidere per queste!!! Questa è la gente del golfo, questi sono i loro insegnamenti, questa è la purezza che dicono di difendere.
RispondiEliminaMondo cane (non Grimaldi)