"Non siamo mai reticenti e men che mai imbarazzati di riconoscere i contributi di altri governi o servizi d'informazione nei successi delle nostre operazioni, come facemmo quando arrestammo l'estremista Shadi al-Mawlawi, ma questa volta l'operazione (cioé l'arresto di Ahmad Assir) é stata tutta libanese: ideata e portata a termine dalla nostra Surete Generale".
Con queste parole il Capo della Surete Libanaise Abbas Ibrahim ha smentito che dietro all'arresto del predicatore rimasto latitante oltre due anni dopo il rogo della sua moschea-bunker a Sidone vi sia stata la cooperazione con qualche agenzia di sicurezza regionale (alcuni parlavano di organizzazioni palestinesi).
Ibrahim ha anche negato che Assir sia stato sottoposto allo scan retinico.
Ibrahim si é detto certo che "molto presto" anche Fadel Shaker, noto complice e socio di Assir, finirà nelle mani delle autorità del Paese dei Cedri. Assir, lo ricordiamo, é stato bloccato all'aeroporto di Beirut in abiti occidentali, senza barba, mentre cercava di salire su un volo per l'Egitto.
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