Entro la fine di agosto il Principe saudita Khalid bin Ali al-Humaidan, capo supremo dei Servizi Segreti di Riyadh sarà a Damasco.
Ripetiamo,
Entro la fine di agosto il Principe saudita Khalid bin Ali al-Humaidan,
capo supremo dei Servizi Segreti di Riyadh sarà a Damasco.
Adesso che avete assorbito la sorpresa siamo pronti a spiegarvi che questa visita, apparentemente mirata a dirimere lo status delle centinaia di prigionieri sauditi nelle carceri siriane (si parla di qualcosa come cinquecento terroristi) in realtà é mirato a porre le fondamenta per il totale disingaggio di Riyadh dall'arena siriana.
Questo é il nuovo "miracolo" della diplomazia di Vladimir Putin e costituisce la seconda volta in due anni in cui la superiore diplomazia del Cremlino ha ragione della retorica bellica (non sostenuta da alcuna volontà d'intervento) di Washington e della sempre più sparuta pattuglia di lacché ancora aggiogati al carrozzone americano...praticamente i soli Turchi.
La visita saudita a Damasco é stata preparata via via dai seguenti passi:
1) La visita del 19 giugno a Mosca del Ministro della Difesa saudita, incontrato direttamente da Putin che é stato messo di fronte a questi fatti compiuti: a) L'accordo nucleare iraniano che dimostrava come gli Usa non si sentissero più legati 'mani e piedi' a Riyadh e fossero in grado di stipulare accordi anche col loro peggior nemico politico-religioso nell'area mediorientale, motivo per cui Riyadh poteva a sua volta non sentirsi più vincolata dai 'diktat' americani, specie se questi la mettevano in posizione di dissanguarsi verso obiettivi irraggiungibili (tipo la deposizione di Assad e l'invasione dello Yemen, ambedue ormai chimerici) b) il fatto che l'ISIS stia pian piano diventando una minaccia anche per il regno saudita, come dimostrano le recenti retate di agitatori del 'califfato' anche in territorio di Riyadh c) il fatto che la Siria continui a resistere a quattro anni dall'aggressione scatenata contro di essa e non mostri segni di cedimento.
A malincuore il principe saudita ha riconosciuto la realtà di questi punti e ha chiesto a Putin di verificare la praticabilità di una via d'uscita per Riyadh dalla palude in cui Obama (e Tel Aviv) l'hanno cacciata, motivo per cui il Presidente russo ha convocato dieci giorni dopo sempre a Mosca Walid Moallem, Faisal Miqdad e la Consigliera di Assad Bouthaina Shabaan per proporre loro la possibilità di un accordo con Riyadh.
Nell'occasione il Ministro siriano Moallem sbottò che per un simile accordo: "sarebbe stato necessario un miracolo".
E 'Abou Ali Putin' (come lo chiama un mio caro amico siriano), ha provveduto al miracolo.
Dopo lunghi contatti, negoziati, assicurazioni chieste e garantite, nel corso del passato mese di luglio il Capo dei Servizi Segreti siriani Ali Mamlouk é volato a Riyadh accompagnato da dignitari russi e ha incontrato il Principe Al-Humaidan.
Perciò cari lettori di PALAESTINA FELIX, non ascoltate i 'venti' che provengono dalla Casa BianGa, da Ankara o dalla Cassandra sfigata giulietto chiesa. Preparatevi, ci sono ancora diverse sorprese in serbo sull'asse Mosca-Damasco.
indubbiamente Putin negli ultimi tempi, ha giocato meglio le sue carte rispetto gli USA, però non sono d'accordo sul fatto che i Turchi siano ancora parte del "carrozzone" USA...è un pezzo che Erdogan ed Obama non vanno d'accordo, principalmente perché Erdogan ha ereditato un sacco di problemi dalle elezioni e spera di risollevarsi: per far ciò sta mettendo in piedi un mucchio di "pensate" che mi hanno convinto del fatto che i turchi siano dei voltagabbana che si muovono con tre scarpe per ciascun piede ( due non bastano!)Quanto ad Israele per il momento è pieno di paura di essere "mollato" dagli USA e bombardato dagli Iraniani! Quindi ha ragione il nostro Dott Suleiman,il futuro del medio oriente è pieno di sorprese!
RispondiEliminaITurchi hanno ricattato anche la Russia per il turkis stream ... anche se la Russia dovrebbe aver capito che l'occidente è un voltafaccia uguale ai turchi e quindi non ne vale la pena farlo.... e poi i turchi hanno fatto da coordinatore nelle guerre de Caucaso ... Merdokan è poi andato anche in cina per leccare un po anche da li...
EliminaSper propio che la Russia non abbia cambiato la propia dottrina nei riguardi della Siria e stia lavorando per la pace ,ieri la notizia diffusa dal Wall Street Journal, che Barack Obama ha autorizzato l’utilizzo della forza aerea per difendere le nuove formazioni combattenti legate agli Usa in Siria, in caso queste vengano attaccate dalle truppe governative di Assad o da altri gruppi. Insomma, i prodromi dell’intervento militare, Putin permettendo, sono stati creati. Ora manca il casus belli. O una false flag.
RispondiEliminaIran,Russia ed alcuni paesi alleati d Siria hanno le personale(nn dico le truppe)in Siria, se vengono attaccati dal cielo dai(turchi e/o USA) scatenerebbe III WWar,.
EliminaVv la vittoria.
La notizia che il fenomeno di Washington abbia firmato l'autorizzazione a raid aerei in territorio Siriano,per coprire i suoi 4 sorci (DIVISIONE 60),mì dà l'impressione della boutade dettata dalla disperazione,basta leggere l'articolo qui sopra,e sì capisce che con questa ennesima mossa da maestro,la diplomazia delle forze dell'intesa abbiano decapitato la presenza atlantista in medio oriente,ormai rimane solo il problema sionista,ma questo è un altro capitolo da chiarire in futuro.
RispondiEliminaW L'ASSE,W L'INTESA
Mosca-Vladimir Putin, presidente della Russia ha rotto i protocolli diplomatici ed ha...
RispondiEliminapersonalmente convocato l’ambasciatore turco a Mosca, Umit Yardim, e lo ha avvertito che la Russia è intenzionata a rompere le relazioni diplomatiche, immediatamente, a meno che il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan fermi il supporto ai terroristi dell’Isis in Siria, dove la Russia mantiene la sua ultima base navale nel Mediterraneo.
Ve lo ho detto, Putin farà rimanere erdogan da solo col cerino in mano
Elimina