Il Comando dei Kataeb Sayyed al-Shuhada (Battaglioni del Principe dei Martiri), milizia sciita irakena inquadrata nel sistema della Hashd al-Shaabi (la Forza di Mobilitazione Popolare che ha fermato e sconfitto l'ISIS in Mesopotamia) ha comunicato che almeno quaranta suoi militanti sono rimasti uccisi nel bombardamento americano che ieri ha colpito le sue postazioni intorno ad Akashat, vicino alla frontiera con la Siria.
La subitaneità dell'attacco non ha lasciato possibilità di reazione né alle forze irakene (poco munite in fatto di antiaerea, comunque) né tantomeno a forze di altri paesi che, comunque, avrebbero avuto molta difficoltà a giustificare un loro intervento nello spazio aereo di un paese straniero (ancorché alleato o amico).
Vi é inoltre la seria possibilità che le postazioni della milizia sciita oltre che da jet americani siano state anche colpite da missili ATACMS (MGM-140) lanciati dai sistemi HIMARS schierati nei mesi scorsi in Giordania, inizialmente per sostenere una possibile occupazione americana di territorio siriano, poi sfumata per la fulminea avanzata delle forze di Damasco (nonostante i ripetuti tentativi Usa di intimidre i Siriani con bombardamenti proditori)
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I mangia spazzatura non si smentiscono mai, sono solo dei miserabili e vigliacchi assassini.
RispondiEliminaOnore ai martiri sciiti. La coalizione pro Isis verrà presto sconfitta.
RispondiEliminapagheranno anche questa...
RispondiEliminaUn Generale russo disse che chi non può difendersi dagli attacchi aerei non è un popolo libero
RispondiEliminaLa lotta di questi popoli deve essere sul piano tecnologico, non è facile ma è ora di cominciare se vogliono essere liberi, l'Iran è sulla strada giusta
Cosa farà ora l'Irak?
RispondiEliminaSpero che il governo iraqueno si faccia sentire! Quello che hanno fatto è vergognoso!
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