Un accordo con il Governo Siriano è "inevitabile" in questo frangente della crisi, un portavoce delle bande curde lasciate col culo a terra dagli yankeee ha detto sabato all'agenzia di stampa AFP.
Redur Khalil, un comandante dei briganti curdi ha dichiarato all'AFP che le autorità curde e Damasco sono obbligate a raggiungere un accordo.
"Raggiungere una soluzione tra l'amministrazione autonoma (sempre i briganti curdi) e il governo siriano è inevitabile perché le nostre aree fanno parte della Siria", ha affermato Khalil.
Si noti come il ladro di galline curdo eviti di menzionare il puzzolente rojava, ora tornato "parte della Siria".
Zeccacalcare é perplesso.
Secondo Redur, sono in corso trattative tra il Governo e curdacci per un accordo finale sulla città chiave di Manbij nel Nord-Est di Aleppo.
"I negoziati sono in corso con il governo per raggiungere una formulazione finale per amministrare la città di Manbij", ha detto Khalil all'AFP, aggiungendo che i colloqui hanno mostrato "segnali positivi".
Se ciò porta a una soluzione che "protegge i diritti" dei residenti di Manbij, una simile disposizione potrebbe essere applicata alle aree controllate dalla SDF della provincia di Deir Ezzor, a est del fiume Eufrate, ha detto.
Il dispiegamento di forze governative lungo il confine turco non può essere escluso, ha aggiunto.
Se è così allora il nostro lettore censurato idrocarburo diverrà matto!
RispondiEliminadirei , perché dopo tutte le cavolate fatte volevano discutere della rojava, se gli va bene al massimo Regione a statuto speciale, ma poi io credo , e chiedo a kahani una conferma, che il popolo kurdo di afrin odia la dirigenza kurda in Siria,
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