sabato 13 agosto 2011

Anche la Russia condanna la decisione israeliana di espandere le colonie ebraiche illegali a Gerusalemme Est!


Nella giornata di ieri, dopo le critiche e le condanne arrivate a Israele da parte di ONU, UE, Inghilterra e persino Stati Uniti anche la Repubblica Russa ha aggiunto il proprio disappunto alla lunga lista di stigmatizzazioni cui Tel Aviv si é esposta con il suo fanigerato piano per espandere le colonie ebraiche illegali a Gerusalemme Est, nel tentativo di stravolgere gli equilibri demografici ed etnici 'falsando' la situazione che vede la Città Santa caratterizzata da secoli e secoli di costante presenza araba (cristiana e musulmana).

Il portavoce del Ministero degli Esteri russo Aleksandr Ukashevitch ha dichiarato in un comunicato stampa che la decisione di espandere gli insediamenti, avvertendo il governo sionista che tali iniziative non possono che riflettersi negativamente sul "già precario processo di pace" e peggiorare una situazione "molto tesa" portando possibilmente a scontri e confronti violenti.

Ukashevitch si é giustamente riferito alle colonie degli Ebrei fondamentalisti come a "strutture illegittime", che vanno contro gli sforzi internazionali di creare una cornice condivisibile nella quale ambo le parti in causa possano accettare di riprendere il dialogo e le trattative. Con la censura russa praticamente tutti i membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell'Onu (quelli dotati di diritto di veto) si sono espressi contro l'espansione delle colonie ebraiche illegali; sarebbe sperabile che alle parole seguissero i fatti, ma, vista la forza con cui le lobby filosioniste stringono da presso i Governi di USA, Uk e Francia, la cosa sembra di difficile realizzazione.
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