mercoledì 10 agosto 2011

La Turchia condanna Israele per la campagna di "giudeizzazione forzata" a Gerusalemme Est e nel resto della Cisgiordania!


La Turchia ha messo in guardia Israele dal continuare nella sua irresponsabile condotta riguardo al tentativo di cambiare gli equilibri demografici dei territori occupati come la Cisgiordania e Gerusalemme Est tramite la costruzione di nuovi insediamenti per coloni fanatici e l'espansione metastatica delle colonie già esistenti. In un comunicato rilasciato nella mattina di mercoledì 10 agosto il Ministero degli Esteri di Ankara ha ufficialmente condannato la decisione israeliana di costruire oltre novecento 'unità abitative' ad Har Homa echeggiando simili stigmatizzazioni già espresse da parte Europea e persino inglese e statunitense.

"E' inaccettabile", si legge nel documento, "che il Governo di Tel Aviv da una parte chieda di riprendere 'le trattative di pace', mentre dall'altra ignori beatamente tutti i richiami regionali e internazionali che gli chiedono di fermare una buona volta le manovre di insediamento di coloni, indebolendo, se non distruggendo ogni spirito positivo di cooperazione e fiducia tra le parti negozianti. Chiediamo ancora una volta a Israele di agire con cognizione delle responsabilità che gli derivano dalla legislazione internazionale e di astenersi una volta per tutte da qualunque tentativo di cambiare artificiosamente gli equilibri etnici e demografici di Gerusalemme Est".

Intanto, il Centro per la Difesa dei Diritti Sociali ed Economici a Gerusalemme (JCSER) ha lanciato l'allarme riguardo "un serio e sottovalutato pericolo di 'deflagrazione violenta' di tutta l'area gerosolimitana", imputabile alle continue iniziative persecutorie messe in opera dallo Stato ebraico, specialmente contro la comunità araba (cristiana e musulmana) della parte occupata della Città santa, Il gruppo avverte che una decisa sterzata nel numero e nella gravità delle persecuzioni, con un picco degli sfratti e delle demolizioni di immobili, nonché nella cacciata di leader delle comunità cristiane e musulmane (religiosi, politici, semplici esponenti dell' "intellighentsia", professionisti etc...) potrebbe avere luogo subito dopo la fine del mese sacro del Ramadan e prima della presentazione all'ONU del "caso" per il riconoscimento di uno Stato palestinese indipendente entro i confini menzionati nella risoluzione del Consiglio di Sicurezza ONU numero 242.

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