Un'altra serie di indiscriminati bombardamenti sionisti sulla Striscia di Gaza ha fatto tre vittime tra la popolazione civile, alzando la conta dei morti a sedici in poco più di due giorni di attacchi. In un raid, aeroplani dell'aviazione sionista hanno colpito un quartiere di Khan Younis, ma, da quanto traspare, senza causare altro che danni materiali (comunque ingenti).
Oltre i sedici morti, comunque, si contano letteralmente a dozzine i feriti, alcuni dei quali certamente moriranno a causa delle drammatiche condizioni del settore sanitario dell'enclave, strangolato come tutto il resto dall'illegale e insensato assedio israeliano; altri feriti rimarranno invece mutilati, andando ad appesantire la situazione delle loro famiglie, già pressate dalla carestia, dalla disoccupazione, tutti effetti dello strangolamento sionista.
Intanto, dando fiato liberamente alla bocca, l'ex comandante del distretto meridionale dell'esercito israeliano, Generale Zvika Fogel, ha invitato i suoi colleghi ad assassinare Ismail Haniyeh, Primo Ministro eletto del Governo palestinese e Ahmed Al-Jabari, capo delle Brigate Ezzedine al-Qassam, formazione armata di Hamas. Israele continua a cercare di 'provare' un legame tra Hamas e l'attacco ai pullman dei soldati israeliani vicino a Eilat, nonostante che sia il Movimento di Resistenza musulmano, sia i Comitati di Resistenza Popolare si siano distanziati da tale atto. Secondo il Generale sionista l'attacco ai soldati era "mirato a prendere altri prigionieri".
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