Appena dieci mesi fa commentavamo lo sconcio e deprimente spettacolo delle 'truccatissime' elezioni politiche indette dal corrotto regime del 'Faraone' Mubarak, senza sapere che quelle 'consultazioni', cui diversi partiti di opposizione avevano rifiutato di prendere parte e durante le quali non si contarono i brogli, le intimidazioni, le aggressioni e le minacce, sarebbero state il 'canto del cigno' per l'autocrate che da 29 anni aveva fatto il bello e il cattivo tempo sul Paese delle Piramidi.
Ora sappiamo, che a un anno esatto da quel poco edificante spettacolo vedremo il popolo egiziano tornare ai seggi, ma in tutt'altro spirito e con tutt'altra partecipazione, giacché é stato confermato nel corso del week-end dalla Commissione elettorale egiziana che le elezioni per la Camera Bassa si terranno in tre "tranches" dal 21 novembre 2011 al 3 gennaio 2012, mentre quelle della Camera Alta prenderanno il via il 22 gennaio per concludersi il 4 marzo.
Tuttavia non é ancora chiara la cornice temporale per le consultazioni presidenziali, promesse a più riprese dalla Giunta militare di Transizione e costantemente oggetto di riferimenti da parte del Governo ad interim che ne é espressione, ma tuttora rimaste nel limbo più indefinito; tale incertezza non fa altro che rafforzare il timore radicato in molti egiziani sul fatto che la Giunta presieduta da Tantawi voglia continuare a lungo a giocare un ruolo nelle faccende politiche del paese, anziché limitarsi a 'traghettarlo' fino a una tornata elettorale che lo doti di rappresentanti legittimati dalla volontà popolare, come fecero ad esempio i militari portoghesi della 'Rivoluzione dei Garofani".
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