In Iran sono in fase di conclusione le cerimonie e le manifestazioni della "Sacra Settimana della Difesa", con cui anche quest'anno sono stati onorati i caduti della guerra contro l'Irak, i veterani di quel conflitto e gli uomini delle Forze Armate e delle agenzie di sicurezza che ancora oggi mantengono la Repubblica Islamica libera e indipendente in un'area dove tanto i suoi vicini a Est (Afghanistan) e ad Ovest (Irak) sono stati invasi e sottomessi dalle truppe di occupazione dell'imperialismo occidentale.
Il Comandante delle Forze navali iraniane, Contrammiraglio Sayyari. |
Naturalmente é immaginabile che innanzi tutto la Repubblica Iraniana si 'faccia le ossa' con meno impegnativi 'incrociatori tuttoponte' e portaelicotteri; in seguito potrebbe arrivare a costruire qualcosa di simile alle ultime 'Invincible', alle francesi 'Clemenceau' (Foch) o alla nostrana 'Cavour'; risultati tutt'altro che disprezzabili per uno Stato che fino a pochi anni fa considerava il pattugliamento delle acque del Golfo Persico fino allo Stretto di Hormuz come l'orizzonte massimo delle sue ambizioni navali.
Le crescenti richieste di sicurezza dei corridoi marittimi e il vento della 'Primavera Araba', che ha permesso già a febbraio a navi iraniane di attraversare Suez e fare scalo nei porti siriani, evidentemente hanno stimolato gli strateghi navali iraniani indicando loro la necessità di una maggiore "capacità di proiezione" nell'Oceano Indiano e nel Mediterraneo Orientale.
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