Il Presidente della Camera libanese e rappresentante del Movimento sciita Amal Nabih Berri ha dichiarato recentemente che qualunque ritardo o procrastinazione che venga a rallentare l'azione del Governo Mikati, specialmente per quanto riguarda la nomina di un Comitato di Supervisione per il settore petrolifero é "assolutamente inaccettabile"; Berri ha affermato anche che la sua netta e chiara posizione riguardo le nomine governative sul settore petrolifero "non é cambiata di una virgola" e che "potenti sforzi" devono essere prodotti "il prima possibile" allo scopo di accertare la consistenza delle riserve petrolifere libanesi anche sulla terraferma.
Berri si é detto fiducioso che i depositi delle aree di Al-Kaa e della parte occidentale della Vallata della Biqa "potrebbero rappresentare il volano per una radicale trasformazione dell'economia libanese, con il Paese dei Cedri che passerebbe istantaneamente da compratore a esportatore di energia". Il Presidente della Camera ha confermato ai cronisti di 'An-Nahar' che "Qualunque sviluppo nella scoperta e nello sfruttamento delle risorse petrolifere terrestri ovviamente non significa una minore determinazione a delimitare, difendere e sfruttare quelle marittime, dove i nostri diritti verranno sempre e comunque affermati con forza di fronte a ogni tentativo sionista di accapparrarsi risorse che spettano per Giustizia e Diritto allo Stato e in ultimo al popolo libanese".
In una differente dichiarazione, questa volta rilasciata al quotidiano "Al-Joumhoryia" Berri ha promesso che: "Una grande sorpresa verrà presto annunciata a pochi giorni da adesso, riguardo l'argomento delle risorse petrolifere terrestri del Libano".
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