Ancora una volta il regime ebraico si conferma primo motore dell'instabilità nello scacchiere arabo e mediorientale; non é un mistero che l'ex-dittatore yemenita Ali Abdullah Saleh dovesse la sua longevità al potere agli stretti rapporti che aveva con israele; anche l'ambasciatore Usa a Sanaa, Feierstein, é membro "di ferro" della lobby sionista e riferisce prima a Tel Aviv che a Washington.
Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille!
Puoi votare le mie notizie anche in questa pagina.
Nessun commento:
Posta un commento