Dopo l'altolà pronunciato dal Presidente Michel Sleiman contro i predicatori estremisti che fomentano e sobillano i fedeli più ingenui e influenzabili per far loro prender parte alle violenze contro il popolo siriano, un altro importante segnale arriva dal Libano dove si trova in visita il Viceministro degli Esteri di Mosca, Mikhail Bogdanov. E' stato proprio lui, parlando alla stampa locale a dichiarare che per Mosca la stabilità interna del Libano rappresenta un valore assoluto da difendere a ogni costo.
Mosca, secondo quanto ripetuto dal Viceministro, non ha nulla da guadagnare nella destabilizzazione del Paese dei Cedri (al contrario di Usa e Israele), e considera che la politica di non-intervento di Beirut nelle vicende siriane sia utile al raggiungimento di una soluzione interna che é resa più difficile dalla smania interventista di certi paesi occidentali e arabi, ansiosi di guadagnare posizioni nella regione tramite un artificioso e violento 'regime change'.
Bogdanov nella giornata di oggi sarà impegnato in incontri con il Presidente Sleiman, quindi col Presidente del Parlamento Nabih Berri di Amal, con il Premier incaricato Tammam Salam e, infine, con il Primo Ministro ad Interim Najib Mikati, che ha rassegnato le sue dimissioni alcune settimane orsono.
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