Esattamente secondo i tempi indicati all'inizio delle consultazioni dal Presidente Michel Sleiman il Libano, ancora retto dall'interim del dimissionario Najib Mikati, ha un Premier incaricato che tenterà di comporre una maggioranza ampia in grado di esprimere un Governo che porti il Paese dei Cedri verso le elezioni che si dovrebbero tenere a fine anno.
Sunnita, sessantasettenne, sposato con una Siriana e padre di tre figli, Tammam Salam ha già visto una delle due cause delle dimissioni di Mikati 'sgonfiarsi' spontaneamente, quando Ashraf Rifi ha passato il comando delle forze di sicurezza interne al suo successore Generale Salem.
Adesso si tratta "solo" di elaborare una legge elettorale adeguata alle nuove dinamiche della società libanese che sostituisca quella in vigore dal 1960...e anche questa crisi politica sarà superata...non pare un compito facile ma la necessità di tenere il Libano unito, autonomo e protetto dalle ripercussioni delle violenze in Siria deve essere tenuta in primo piano, motivando tutte le parti coinvolti a sforzi straordinari.
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