Una moschea, lo sappiamo benissimo, dovrebbe essere un pio luogo di preghiera e contemplazione, in cui l'animo umano, attraverso il messaggio del Profeta dell'Islam, sappia elevarsi per avvicinarsi all'Assoluto; purtroppo, sotto l'influenza dell'eresia wahabita, spesso le moschee vengono meno al loro scopo primario e vengono sminuite, vilipese, trasformate in sentine di odio e meschinità, i loro sacri locali trasformati in nidi di vipere che tramano morte contro vittime innocenti.
E' stato il caso, recentemente, della moschea di Bilal ben Rabban, a Saida/Sidone, nella parte meridionale del Libano; all'apice degli scontri tra la milizia takfira del superficiale e ignorante 'predicatore' Ahmad al-Assir e le forze armate regolari (sostenute e consigliate ad 'advisor' di Hezbollah) l'Armee Libanaise non ha avuto scelta ed é stata obbligata a violarla con le armi e a portare la caccia ai terroristi fin nei suoi locali. Proprio la conquista della moschea, base principale del movimento takfiro in città, ha segnalato la disfatta del gruppo, mandando il suo capo a rifugiarsi nella più vicina ambasciata del Qatar.
Adesso, con una cerimonia ufficiale, l'Esercito del Paese dei Cedri ha restituito la Moschea al Mufti sunnita di Sidone, Sceicco (lui sì con titolo valido!) Salim Sousan il quale, accettandola ha dichiarato pubblicamente che essa verrà riconsacrata al 'Vero ruolo delle Moschee dell'Islam, quello di servire la pietà, la conoscenza e la tolleranza". Sousan ha già nominato lo Sceicco Mohammed Abu Zeid come nuovo imam di Bilal Rabban.
Ancora una volta si vede come sunniti e sciiti, in Libano e in Siria non abbiano niente che li metta in contrasto o peggio in lotta tra loro e che i superficiali e rozzi 'sceicchi' wahabiti sono una minoranza infima, istigata e foraggiata dall'esterno (dal Qatar e dall'Arabia Saudita) che senza i petrodollari degli Emiri reazionari non conterebbero nulla e non potrebbero attrarre alcun seguace.
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