Quello che vedete é Atta Mohamed Atta Sabah, un bambino palestinese di 12 anni che vive nel campo profughi di Jalazoun, vicino Ramallah, nella Cisgiordania occupata illegalmente dalle truppe del Regime ebraico e dai suoi coloni armati violenti e razzisti. Atta Mohamed stava tornando a casa dalle lezioni di scuola quando si é trovato nel mezzo di uno scontro tra Palestinesi (ovviamente armati di pietre e fionde) e sionisti (armati di fucili d'assalto, gas asfissianti, granate soniche e tutti gli accessori annualmente regalati al regime assassino dell'Apartheid dagli Usa). Atta perse lo zaino coi suoi libri e quaderni mentre correva per mettersi in salvo.
Mentre lo recuperava un cecchino sionazista, emulo dei suoi colleghi che sparano apposta ai bambini palestinesi che raccolgono rottami di ferro o detriti di cemento dalle loro torrette di guardia come i loro antenati spirituali delle SS, gli ha tranciato la spina dorsale con un colpo di fucile.
Adesso Atta Mohamed é paralizzato dalla vita in giù.
Il fegato, il pancreas e la milza del ragazzino hanno anche riportato danni estesi, che lo segneranno (oltre all'handicap motorio) per il resto della sua vita.
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