Questo, come già la caduta di altre località su cui ragionavamo in precedenza, dimostra come Deir Hafer sia del tutto condannata: anche se l'ISIS avesse gli uomini e le capacità di trasformarla in una novella Verdun, ogni arma e ogni uomo che la presidiasse rimarrebbero imbottigliati e perduti appena cederanno, alle loro spalle, Maskanah e Jirrah.
Forse un primo attacco di prova contro Deir Hafer potrebbe avere luogo entro domani?
Vedremo, effettivamente 'saggiare' preventivamente la consistenza delle difese del Daash nella strategica cittadina potrebbe essere un'ottima idea, specie qualora si verificasse che esse non siano nemmeno lontanamente solide quanto sarebbe lecito aspettarsi.
Mi auguro un crollo verticale delle difese takfiri, ormai sono allo sbando. Patter il ferro finché è caldo, sul teatro siriano le sorprese sono sempre in agguato ( vedasi aerei israeliani a Palmyra...)
RispondiEliminaSecondo me dalle rive del Potomac e dai palazzi di Riad sono arrivati orini che impongono la resistenza ad ogni costo fino allo stremo.
Eliminanon penso proprio che a Trump interessi Der Hafer,per ora interessa solo Al Raqqua! I sauditi non capiscono nulla quindi....non mi attendo pensate intelligenti da loro!
RispondiEliminaSi sa di quanti uomini dispone ancora sul campo l'Isis?
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