Ogni guerra, giocoforza, crea la propria iconografia, le proprie immagini esemplari: la Grande Guerra ci fa tornare in mente scene di trincee, di maschere antigas, di cavalli di frisia...la Seconda Guerra Mondiale evoca scenari di falangi corazzate tra i campi di girasole e il bocage normanno, il Vietnam è rievocato dalle libellule d'acciaio della cavalleria aerea e l'Afghanistan da passi montani presidiati da guerriglieri barbuti armati di Stinger.
La guerra siriana contro il terrorismo sarà ricordata per scene come questa: un piccolo distaccamento motorizzato/meccanizzato che coi suoi cannoncini e le sue mitragliere tiene sotto controllo un incrocio, una cresta, un colle. Niente masse di tank, niente linee di fronte continue, piccoli gruppi di veterani induriti che tengono a bada orde di tagliagole mercenari.
Ad Est di Palmyra, dopo la conquista di Wadi al-Ahmar, le truppe siriane spingendosi verso il campo gasifero di Al-Mustadura, sono riuscite a prendere il controllo della collina che lo domina e che porta lo stesso toponimo.
Tal-al-Mustadura si trova a Nord-Est della storica cittadina.
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