Sembra proprio che i reali ascemiti non abbiano ALCUNA INTENZIONE di lasciar 'pachistanizzare' il loro regno trasformandone una parte (sia pure quella deserta e desolata delle frontiere nord-orientali con Siria e Irak) in un 'retrofronte' dove takfiri e terroristi assortiti possano ripiegare attendendo nuove occasioni di attaccare i territori riconquistati dalle truppe di Damasco e Bagdad.
Tant'é che ormai sono usuali i rapporti su scontri a fuoco tra truppe di Amman e sbandati di varie formazioni estremiste che cercano di approfittare della natura sperduta e porosa del confine (nel cosiddetto 'Triangolo delle Frontiere') per riparare lontano dal raggio d'azione dell'Esercito Arabo Siriano e delle milizie Hashd al-Shaabi irakene.
L'ultimo di questi incontri/scontro si é concluso con cinque takfiri rimasti esanimi a terra e non c'é stata CIA o "amici americani" che ci abbiano potuto fare nulla.
Sembra proprio che Al-Tanf e dintorni da "corridoio" per una improbabile spartizione della Siria si siano trasformati in un grosso barile dove sarà facile fare tiro al bersaglio contro i "pesci" più o meno 'moderati' che ci sono rimasti intrappolati dentro.
Dai da mangiare a canidi idrofobi (USA, ISR), e ti ritrovi in casa pulci, piattole, zecche e pidocchi (takfiri e wahabbi).
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