Blindati slovacchi derivati dal BMP-1 sono stati ripresi in azione in Siria.
Il BMP-1 fu il primo cingolato blindato a rivoluzionare il concetto di trasporto meccanizzato delle squadre di fanteria sul campo di battaglia.
Fino alla sua comparsa negli anni '60 gli occidentali non erano progrediti oltre il semplice "battle taxi"...un mezzo praticamente privo di protezione (l'M-113 americano poteva essere penetrato da raffiche di mitragliatrice pesante) incaricato di scaricare i passeggeri sulla linea del fuoco e poi ritirarsi senza contribuire al combattimento.
Il BMP-1 col suo cannone a pressione da 73mm, un potente missile anticarro filoguidato e una mitragliatrice era un vero e proprio mezzo da combattimento e doveva seguire e sostenere la squadra di fanteria ingaggiando con le sue armi obiettivi oltre le capacità di intervento di quest'ultima come bunker, nidi di mitragliatrice e se, inevitabile, anche blindati e persino corazzati nemici.
Nel suo modello originale il BMP-1 aveva una sagoma bassissima, che risultava in una grande scomodità per i fanti trasportati, tanto che ogni mezzo di solito ne imbarcava uno o due in meno rispetto al massimo consentito per permettere un po' più di agio agli uomini imbarcati, ma proprio il profilo sfuggente abbinato alla velocità relativamente alta per un blindato lo rendevano bersaglio ostico, specie nel fragore e nella concitazione di uno scontro meccanizzato.
Il modello slovacco in foto ha un comparto ingrandito per trasportare squadre di genieri con equipaggiamenti pesanti o evacuare feriti gravi dal campo di battaglia.
Altri scatti dello stesso modello in uso in Siria mostrano che é stato anche modificato sul campo per montare cannoncini antiaerei e fungere così da veicolo supporto fuoco in ambito urbano.
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