Generale sionista discendente da noto 'clan' di estremisti religiosi saccheggiava a mano salva le dotazioni di Tsahal!

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Ma non temete, é solo questione di tempo!

Intanto però sempre da 'tsahal' ci arriva una notizia a cui stentiamo a credere (bugia, bugiola): pare che un integerrimo generale di quell'armata di eroi, infatti, si servisse a piacimento delle dotazioni militari per i propri comodi, ammassando un vero e proprio deposito di: lavatrici, stampanti per computer, armi e munizioni di ogni genere, consumabili per cancelleria, un fuoristrada, scarponi (che distribuiva a parenti e amici) e numerosissimi altri articoli di fureria.



A venire pescato "con le mani nel sacco" sarebbe nientepopodimeno che Mordechai Kahane, nipote del famigerato rabbino estremista Meir.
"Prodotto" dell'ambiente dei coloni estremisti, il Generale Kahane esemplifica e incarna la tendenza di tali elementi a infiltrare e metastasizzare le forze armate; egli infatti prima di venire scoperto era arrivato a essere comandante in capo della divisione di protezione dei confini.

Una cosa particolarmente preoccupante é rappresentata dal fatto che, con l'inchiesta interna che ha portato a rivelare le sue malversazioni già in atto, al generale in questione fosse stata nondimeno affidata l'inchiesta sull'incidente letale dell'obice cingolato ribaltatosi a fine settembre.

Che 'tsahal', che qualche idiota col cervello stravolto di propaganda a sei punte incensa ed esalta, sia un organismo profondamente marcio, lo avevamo sempre saputo, ma che fosse arrivato a simili livelli di disfunzione, sorprende persino noi che non siamo propriamente i capi del suo "fan club".