Conseguentemente all'ultimatum ricevuto (di cui abbiamo dato tempestiva notizia nei nostri precedenti articoli), i terroristi takfiri che infestavano l'area di Beit Jinn hanno cominciato a venire evacuati verso la Provincia di Idlib.
A tutti i nostri lettori ancora convinti che la guerra sia un videogioco e che "basta distruggerli con qualche bomba" ricordiamo che né la terra (e soprattutto le città di Siria) e nemmeno i takfiri che purtroppo ne infestano ancora una minima parte sono fatti di poligoni o di pixel.
Eliminare fino all'ultimo terrorista a Beit Jinn e dintorni vorrebbe dire devastarne il paesaggio, in ispecie quello urbano, accrescendo il costo per la ricostruzione, condannando i profughi interni (ricordiamo che la stragrande maggioranza dei Siriani é rimasta in Siria ed é ansiosa di poter tornare alle proprie case) ad un supplemento di attesa.
Invece con gli accordi di trasferimento i terroristi CEDONO QUASI TUTTE LE LORO ARMI, trasformandosi da attivo 'assetto' di combattimento a un peso per quelli che li 'ricevono' nelle loro sedi di destinazione; infatti molti takfiri una volta 'rilocati' abbandonano del tutto la Siria anziché riprendere a combattere.
Insomma, la scelta degli spostamenti, se non fosse vantaggiosa per la Siria e i Siriani, non sarebbe stata perseguita da anni a questa parte, ci pensino bene i soliti "ponzatori da poltrona" che dal calduccio delle loro case fanno piovere giudizi su come Assad e i suoi Generali dovrebbero gestire la lotta di liberazione siriana.
Non c'è alcun dubbio al riguardo, d'altronde se non lo sanno gli attori sul campo cosa fare, chi meglio di loro potrebbe saperlo?
RispondiEliminaIl Maestro Sun Tzu insegna: "Vincere senza aver bisogno di combattere é il più grande dei trionfi".
EliminaLa maniera in cui i Generali siriani hanno condotto l'impari lotta tra la coraggiosa Repubblica Araba e le potenze corrotte coalizzate contro di essa sarà studiata nei testi massimi di Storia della Guerra.
molti non capiscono che con queste evacuazione l'esercito ci guadagna enormemente. Per condurre l'offensiva di beit jinn sono state dispiegate in loco truppe considerevoli. Il tutto per dover affrontare un migliaio di miliziani islamisti o poco più. Per non parlare dell'enorme razionalizzazione del fronte che si otterrà dall'annientamento della sacca: definitivo controllo della i confini con il libano, maggiore controllo del confine israeliano, maggiore sicurezza per hader città, meno km di fronte, niente più spina nel fianco in ovest ghouta.
RispondiEliminasolo chi ha seguito le vicende della sacca sa quanto sangue sia stato versato per questa offensiva. Un mese di combattimenti accaniti solo per strappare ai terroristi il bastione di tal bardayah. Il tutto con israele che forniva aiuti, intelligence e occasionale supporto aereo ad al nusra