Il vice di Trump, Mike Pence, ha telefonato al Presidente paraguagio, Mario Benitez, per cercare di convincerlo a revocare l'ordine di riportare l'ambasciata di Asunciòn a Tel Aviv.
La telefonata si é svolta nella giornata di ieri.
Pence si é appellato alle "buone relazioni" del Paraguay con gli Stati Uniti, per convincere il neopresidente a rimangiarsi una promessa che aveva fatto già da prima di assumere la carica.
Tuttavia a sentire quanto ha riportato in seguito il Ministro Luis Alberto Castiglioni, Benitez avrebbe ripetuto a Pence che la decisione non é un segno di 'ostilità' verso chicchessia, ma piuttosto un gesto responsabile volto a facilitare una composizione negoziale della questione sionista-palestinese.
Oltre agli Stati Uniti quasi nessun altro stato ha portato la propria ambasciata a Gerusalemme Occupata, tranne poche repubbliche delle banane corrotte da biscazzieri a sei punte.
Con che coraggio e autorità si permette, questo funzionario, di dettare la linea che deve detenere il Paraguay? È forse un diplomatico USA o un ambasciatore? No... Ma magari il Paraguay fa parte degli Stati Uniti d'America? Neppure ... E all'ora mi sfugge cosa cazzo gli interessa a Mike se il Paraguay volesse mettere l'ambasciata per Israele anche in Egitto,per quello che può interessargli.
RispondiEliminaSi faccia i cazzi suoi e pensi che in USA hanno una popolazione carceraria di 8 milioni di abitanti quando in Cina ne hanno solo 1.
Arzegan
Come dimenticato sei 60 milioni die barboni du Una popolazionw totale di 301.000.000 du anime.... Che paese di... Non ci Andrei manco Morto...
EliminaPounds, shillings, and pence.
RispondiEliminaQuesto servo è e vale un pence, un cognome una garanzia, considerando che il dolladolla è la fiat money a circolazione forzosa più macchiata di sangue del pianeta.
Contento il polentina, scontenti tutti.
A quando un museo sul genocidio degli indiani d'America ? in terra occupata ammerricana ?