Ancora un aggiornamento dalla battaglia contro i rimasugli dell'ISIS nel Pianoro di Al-Safa, conca vulcanica riarsa, più simile a un paesaggio alieno, tanto da farle guadagnare il soprannome (grazie alla mia immaginazione iperattiva) di 'Mordor di Siria'.
E' chiaro che in uno scenario tanto arido e ostile, il controllo di fonti d'acqua sia essenziale, specie per chi, come l'ISIS, cerca di nascondersi e resistere ai rastrellamenti delle forze siriane, molto più mobili, equipaggiate e logisticamente indipendenti.
Per cui, la conquista da parte dei Siriani dei pozzi di Ardh al-Banat e Hawi Husayn (località indicate nella mappa in apertura) può a ben diritto essere considerata come uno dei momenti di svolta di questa campagna.
Adesso i takfiri dell'ISIS dovranno ritirarsi sempre più profondamente nei crepacci e nelle gole di Al-Safa, proprio come gli orchetti e i goblin del 'Signore Oscuro' tolkieniano.
Guardando in che stato sono ridotti quando cadono prigionieri dei soldati siriani, il parallelismo calza veramente a pennello.
Come diceva Viggo Mortensen alla fine della versione filmica della "Compagnia dell'Anello".
"Andiamo a caccia di orchi!".
E niente prigionieri
RispondiEliminaBam Bam