Un drone senza pilota israeliano ha lanciato un missile contro un'auto che stava viaggiando dall'aeroporto di Port Sudan verso il centro abitato nella giornata di ieri, uccidendo entrambe gli occupanti e provocando una forte e decisa reazione diplomatica di Khartoum che ha chiarito come non accetterà che alcuna azione armata del regime ebraico rimanga impunita ed é pronta a perseguire a ogni livello i responsabili del proditorio attacco a tradimento.
Il Ministro degli Esteri sudanese, Ali Ahmad Karti, di recente confermato in carica, ha affrontato la cosa di petto, rilasciando un comunicato stampa nel quale si accusa senza mezzi termini Tel Aviv di essere dietro all'omicidio, che ha avuto come obiettivi un cittadino sudanese e una persona di nazionalità ancora non chiara, forse un Palestinese.
L'attacco é avvenuto a circa 15 chilometri di distanza da Port Sudan, lungo la strada per l'aeroporto. Più volte il governo sionista dell'apartheid ha accusato il Sudan di sostenere la Causa della Resistenza palestinese. Anche adesso, Khartoum, dopo aver ricevuto poche settimane fa la visita di Khalid Mishaal di Hamas, si sta preparando all'arrivo del Premier palestinese Ismail Haniyeh che visiterà il paese una volta lasciato l'Egitto.
Il ministro Karti ha dichiarato all'Agenzia France Presse che i morti nell'auto colpita erano "semplici civili innocenti" e che le autorità competenti stanno per identificare la seconda vittima. "Siamo assolutamente sicuri della matrice sionista dell'attentato e chiederemo in ogni aula e ogni assemblea che potremo raggiungere che Tel Aviv paghi per il suo crimine".
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