Hashim dichiara che, mentre nel suo lavoro in Libia, primo incarico affidatogli dall'emittente, non subì alcuna pressione e alcun condizionamento, visto che in Liba ESISTEVA una ribellione popolare sul terreno (questo dovrebbe essere mandato a memoria da certi disingenui ammiratori di Gheddafi) quando di ritorno dal Nordafrica venne assegnato al confine Siro-Libanese egli riprese immagini di combattenti stranieri che si avviavano a invadere la Siria per compiere omicidi e attentati ma i suoi servizi vennero distrutti e mai mandati in onda perché dimostravano che le azioni armate contro Assad non erano opera del 'popolo siriano' o di qualche fantomatica 'opposizione' ma solo di mercenari e killer infiltrati dall'esterno.
Il reporter é l'ennesimo giornalista che lascia la rete qatariota, che ha perso milioni di ascoltatori da quando ha abdicato alla deontologia giornalistica accettando di diventare il megafono degli interessi dell'Emiro Al-Thani.
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