In realtà l'unico ad avere 'complottato' é stato proprio Hashemi, arrivato a usare i propri agenti di scorta come killer prezzolati (tremila dollari a 'colpo') nel tentativo di scatenare una faida etnica tra irakeni sunniti e sciiti e, dal suo nascondiglio, attualmente fornito dallo sfortunato Premier neo-ottomano Recep Erdogan, ha invece preteso di "non fidarsi dello standard della giustizia irakena" che, secondo lui, "lo avrebbe accusato per motivi politici".
Ma a poco varranno le sue contumelie e le sue accuse, visto che il Tribunale di Bagdad, verificata l'impossibilità di ottenerne l'estradizione prima dai Curdi, poi dai Qatarioti, quindi dai Sauditi e ora dai Turchi, ha infine optato per un processo che vedrà contumace l'Ex-vicepresidente e giudicherà invece tutti i 73 agenti di scorta di cui si sono appurate le responsabilità criminose. Altri 13 agenti, sottoposti ad attente indagini, sono risultati non coinvolti nei crimini di Hashemi e sono già stati rilasciati. All' "imprenditore dell'assassinio" e ai suoi scherani si imputano più di 150 morti.
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