Ne é una dimostrazione l'intensa attività di apicoltura che si svolge nel territorio di Gaza, specialmente nel nord della Striscia, dove dozzine e dozzine di apicoltori, con la sapienza tramandata da generazioni, accudiscono centinaia di alveari abitati da industriosi imenotteri, producendo ogni anno più di duecento tonnellate di miele di altissima qualità e purezza. L'apicoltura, inoltre dà un grandissimo aiuto agli agricoltori e frutticoltori della Striscia: senza le piccole instancabili bottinatrici che visitano ogni giorno migliaia e migliaia di fiori l'impollinazione delle piante diventerebbe difficilissima e costosa.
La Natura, come al solito, é la più grande alleata dell'Uomo e quanto più un popolo vive in armonia con essa e in ossequio alle Sue leggi e tanto meno ha bisogno dei veleni chimici, delle sementi transgeniche, degli impianti di dissalazione con cui i Kazari invasori invece si ostinano a contaminare e intossicare la terra che hanno rubato, per la quale non provano nessun rispetto e nessun amore, nessun legame e nessuna riverenza. Si calcola che senza lo shylockiano strangolamento economico sionista le arnie di Gaza potrebbero tranquillamente raddoppiare la loro produttività.
Per aiutare imprenditori e lavoratori di un settore strategico il Governo palestinese guidato da Hamas ha saggiamente deciso di impiantare un laboratorio per l'analisi e il test della qualità dei mieli di Gaza, con know-how e capitale indigeno.
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