Secondo i burattinai occidentali e sionisti degli insorgenti wahabiti e qaedisti gli attacchi alle due città principali, uniti alla confusione e al panico dovuti all'attentato al Ministero della Sicurezza dovevano far crollare la volontà di resistenza dell'Esercito, ma ancora una volta i loro calcoli si sono rivelati sbagliati. Infuriati per il codardo attacco esplosivo e determinati a vendicare i martiri del Ministero della Sicurezza i soldati siriani non si sono mostrati indegni eredi di coloro che cacciarono gli occupanti sionisti dalla Valle della Bekaa nel 1982 e abbatterono i cacciabombardieri americani su Beirut, facendo piazza pulita degli attaccanti e inseguendo i superstiti nei sobborghi e nei quartieri-satellite delle due metropoli: attualmente gli ultimi combattimenti si concentrerebbero a Daraya (fuori Damasco) e a Sakhoor, Marja e Neirab (attorno ad Aleppo).
Inoltre una grande quantità di armi e munizioni sarebbe stata se questrata nella campagna fuori Qamishli mentre sempre più severa e attenta é la sorveglianza dei confini, in modo da impedire ulteriori rifornimenti e rinforzi ai terroristi superstiti.
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