sabato 21 giugno 2014

In Irak torna in azione l'Esercito del Mahdi per difendere il popolo dalla minaccia wahabita!!

Con una grande e importante manifestazione pubblica l'Esercito del Mahdi, la milizia sciita di Moqtada al-Sadr che negli anni oscuri dell'umiliante occupazione straniera costituì l'UNICO VERO baluardo contro l'arroganza anglo-americana (i cosiddetti 'insorti' qaedisti, essendo una creazione della CIA come l'ISIL, si interessavano solo di uccidere e perseguitare sciiti anziché agire contro gli occupanti) ha dimostrato di essere ancora vivo, attivo e bene equipaggiato come sempre, sfilando in parata per le vie di Baghdad con tanto di mortai, artiglieria, complessi lanciarazzi e vettori missilistici chiaramente ispirati a quelli a disposizione di Hezbollah o dell'IRGC iraniana. Con questo potente organismo schierato contro i pochi, codardi aderenti dell'ISIL/Daash e gli sparuti seguaci del ridicolo Izzat al-Duri, sarà questione di giorni trasformare le battute d'arresto dei miliziani wahabiti stranieri aizzati contro la Mesopotamia dai denari di Riyadh in vere e proprie rotte da cui pochissimi riusciranno a uscire indenni.

Ormai tutte le maggiori autorità religiose sciite si sono apertamente schierate a favore della massiccia mobilitazione dei loro fedeli in difesa dello Stato multiconfessionale e multietnico che solamente poche settimane fa aveva tenuto con successo le sue elezioni politiche, dimostrando di non lasciarsi intimidire dalla campagna di terrore takfira.




8 commenti:

  1. SACROSANTA VERITA' MENTRE I SUNNITI E I QAEDISTI SI ACCORDAVANO CON GLI YANKEE I SOLDATI DEL MAHDI LI METTEVANO IN FUGA! A SADR CITY NON VEDEVI UN AMERICANO A PAGARLO!!!!!!!!!

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  2. Chissà dove é finito il ratto saddamita convertitosi al "barbouze-ismo"??? Quando ci sono queste notizie si fa sempre 'notare'...CON LA SUA ASSENZA!!!!!!

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    1. Deve avere una vita molto triste; da una delusione all'altra, da una sconfitta all'altra, sempre a rimorchio dei suoi padroni sauditi, a mendicare come un cane bastonato...

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  3. Dott. kahani, mi permette di fare una domanda.
    Con tutto ciò che ryad fa in Siria,Libano ed adesso in Iraq anche piu meno in Iran, dato questi tipi di trattamenti, per che nessuno dei questi paesi USA la facoltà di avere diritto di difendersi, nn usa la forza per attaccare ryad militarmente.?
    Vv la vittoria. Anonimus

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    1. Vorremmo che fosse così facile...purtroppo ogni attacco convenzionale contro i Sauditi provocherebbe (per effetto della 'Dottrina Carter') l'immediata entrata in guerra degli Stati Uniti, cosa che ancora per il momento i Paesi della Resistenza non possono affrontare direttamente...l'Arabia Saudita é come una prostituta che si nasconda dietro la sagoma del suo pappone...ma egli diventa ogni giorno più vecchio e meno minaccioso...verrà il momento della resa dei conti.

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    2. E' semplice, perchè si rischia di di far scoppiare una guerra, che per via delle reti di alleanze, rischierebbe di propagarsi ben al di fuori della Mesopotamia, qualcosa che potrebbe in breve tempo assomigliare a una guerra mondiale. Tenga a mente, che l'arabia saudita è il principale fornitore degli americani ed è il principale fattore che consente ai dollari di essere petro-dollari e di essere la moneta di riserva mondiale più richieta. Se salta la dinastia dei saud, addio dollaro agganciato al petrolio, e sarebbe un disastro per le politiche energetiche americane; quindi gli Usa, i suoi vassali e alcuni paesi del GCC, risponderebbero ad un eventuale attacco militare contro Riyad. Ma a quel punto cosa farebbe la Russia? starebbe a guardare? E la Cina? l'Iran?

      l'Iraq continua a reggere il colpo, e ha ormai preso l'iniziativa su tutti i fronti dello scontro con l'ISIL e gruppetti alleati. La Russia, la Siria, l'Iran e la Cina, si stanno muovendo per aiutare al-Maliki a ristabilire il controllo sul territorio dello stato centrale. L'ISIL non riuscirà ad avere la meglio in Iraq, così come non ci è riuscita in Siria in quasi 4 anni. E' l'aeronautica militare che in questi casi, come l'esperienza della Siria dimostra, fa davvero la differenza, e l'aeronautica militare dell'Iraq ha a disposizione molti mezzi moderni in tal senso, e ha capacità operative molto valide. Una guerra su vasta scala, non credo sia la soluzione...

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    3. L'ostacolo principale, oltre ai sicuri vasti danni materiali e alle vittime civili innocenti [che è il danno più grave di tutti], ad un ipotetico attacco contro Riyad, è che è protetta dagli Stati Uniti, la cui dottrina esplicita chiaramente l'uso preventivo di armi nucleari. La Russia e la Cina hanno anche loro vaste capacità nucleari, ma le intendono solo come deterrente e come arma di rappresaglia, mentre gli Usa da qualche anno, pensano di usarle anche in modo offensivo. Per non parlare dell'entità sionista, che possiede "segretamente" un arsenale nucleare superiore a quello Cinese, Francese, e Inglese, Indiano e Pakistano; solo i Russi e gli Americani hanno arsenali più vasti. No, direi che una guerra con l'eventuale utilizzo di armi nucleari, anche limitata, sarebbe un vero e proprio disastro per l'ecosistema e la vita sulla terra e i danni si farebbero sentire per centinaia di anni. In una guerra tra potenze nucleari, nessuno ne uscirebbe vincitore. Le armi nucleari hanno perlopiù una funzione di deterrente contro eventuali attacchi da parte di nemici; era la "mutua distruzione assicurata" che ha impedito una guerra nucleare tra USA e URSS, ma a quei tempi, nessuno delle due potenze si sarebbe mai sognata di bombardare per prima l'altra potenza rivale o un suo paese alleato. Mentre ora gli americani, pensano di poter utilizzare le armi atomiche in attacchi militari offensivi! E' questo il rischio! Ed è il motivo per cui stanno dislocando sistemi missilistici [che di difensivo non hanno niente] nei paesi dell'ex patto di Varsavia, ai confini con la Russia, per annullare la capacità di rappresaglia e di risposta ad un eventuale attacco di Mosca; altrimenti tale "scudo missilistico" non ha motivo di esistere, se non per annullare il deterrente nucleare Russo. Allora la Siria cosa avrebbe dovuto fare con i sionisti, che per 3-4 volte hanno attaccato strutture e convogli Siriani? E la Russia in Ucraina?

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