Oltre quaranta terroristi sono rimasti uccisi e più del doppio hanno riportato ferite nel corso di violentissimi scontri che hanno infuriato negli ultimi due giorni nella cittadina di Khosham e nelle sue immediate vicinanze, nell'Est desertico e spopolato della Siria, in Provincia di Deir Ezzour.
Le fazioni opposte, seguendo un pattern ormai consolidato, erano quelle dello 'Stati Islamico dell'Irak e del Levante' (ISIL) e del Fronte al-Nusra che, ormai del tutto dimentichi della comune matrice ideologica (ambedue i gruppi si rifanno alla radice di Al-Qaeda), si affrontano per gli ultimi scampoli di territorio e le sempre più magre risorse in arrivo dall'estero come ratti affamati stretti nell'angolo.
L'intensificarsi degli scontri fratricidi tra le milizie mercenarie antisiriane é una diretta conseguenza delle recenti grandi vittorie dell'Esercito siriano che é riuscito a imporre il suo controllo ormai sull'85 per cento del territorio siriano; qualora si conti che la provincia tradizionalmente curda é controllata da milizie locali fortissimamente ostili ai fanatici wahabiti si capisce come ormai ISIL e Al-Nusra stiano boccheggiando in una porzione limitatissima di superficie, peraltro nella parte orientale del Paese, tradizionalmente arida e poco popolata.
Patetico. Non riescono neanche a restare uniti. Sono come delle formiche che si sbranano tra di loro per un pezzo di pane. E c'è ancora qualcuno che ha ancora il coraggio di chiamarli "combattenti per la libertà".
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