In una conferenza stampa ufficiale il Generale Qassem Atta, coordinatore e regista delle operazioni militari che fin qui sono riuscite prima a contenere e poi a respingere l'avanzata dei trogloditi dell'ISIL ha annunciato con soddisfazione evidente che la cittadina di Amerli, abitata da quindicimila Turcomanni di religione sciita é stata finalmente liberata dall'assedio takfiro che la serrava da circa venti giorni.
La cooperazione tra forze regolari dell'Esercito, aviazione, elicotteri e milizie popolari é stata fondamentale per spezzare l'accerchiamento attorno all'abitato che, se fosse stato conquistato dai seguaci del 'califfo' Bagdadi si sarebbe trasformato nella scena di una strage.
Durante tutto il periodo dell'assedio le forze aeree irakene oltre ad attaccare le posizioni wahabite hanno anche contribuito a rifornire di viveri e medicinali la popolazione civile con un ponte aereo che ha limitato il più possibile i patimenti degli abitanti.
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