La Repubblica Islamica iraniana nella sua ricerca di sicurezza e autonomia nell'industria militare ha sempre messo un particolare accento allo sviluppo di sistemi di artiglieria a razzo, considerandola un'opzione economica ed efficace rispetto alle artiglierie convenzionali a tiro teso, agli obici e ai mortai.
Le recenti richieste della lotta antiterrorismo in Libano, Siria e Irak e della resistenza antisionista a Gaza hanno spinto tecnici e ingegneri di Teheran a sviluppare nuovi sistemi ancora più semplici, facili da impiegare e da riparare e tenere in efficienza, capaci di sviluppare volumi di fuoco importanti con poche unità, dove il raggio non sia molto importante rispetto all'efficacia e all'affidabilità del tiro.I tubi lanciarazzi dei veicoli Falaq-1 (a quattro canne) e Falaq-2 (a due) incarnano nella realtà questa filosofia, ponendo in mano ai loro utilizzatori tutta la potenza di proiettori da 240 o 333mm di calibro capaci di lanciare sul bersaglio delle mine devastanti da 50 e 60 kg di esplosivo ad alto potenziale, rispettivamente.
Nessun commento:
Posta un commento