Ancora una volta con un decreto-legge del Presidente del Consiglio Haider Abadi più di trecento ufficiali dell'Esercito Irakeno sono stati mandati in pensione con effetto immediato; gli ex-occupanti americani avevano lasciato in servizio quantità enormi di vecchi ufficiali dell'Esercito di Saddam Hussein nel tentativo di lasciarsi dietro una forza sbilanciata, costosa e inefficiente per obbligare l'Irak a chiedere l'aiuto di Washington una volta che il 'babau' dell'ISIS fosse stato scatenato in Mesopotamia.
"La misura é parte di un piano di riorganizzazione dell'Esercito per renderlo più efficiente, snello ed efficace", si legge in una dichiarazione stampa rilasciata dall'ufficio comunicazioni esterne del Premier.
Il comunicato prosegue indicando che ulteriori misure in tale senso verranno prese nelle prossime settimane.
Non esiste al momento una lista ufficiale dei nomi dei pensionati ma voci di corridoio confermano che si tratta quasi totalmente di vecchi ufficiali tenuti in servizio dagli Americani, più qualche individuo accusato di aver ordinato ritirate sospettosamente veloci la scorsa estate di fronte all'avanzata dei tagliagole del Daash.
rimuovere gli inefficienti e i conniventi e' un dovere per chi vuole difendere veramente gli interessi e soprattutto la vita e le liberta' degli irakeni dalla mano dei takfiri e degli assassini del Daash .... rimuovere gli inefficienti e i conniventi ma evitare di cadere nella epurazione sulla base di sunniti o sciiti ... altrimenti non si risolve nulla, anzi si aggrava di piu' la situazione ...
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