Nella serata di ieri si é diffusa la notizia che un UAV del regime ebraico inviato a Nord del confine libanese per spiare schieramento e movimento di uomini della Resistenza era precipitato al suolo (non é chiaro se per imperizia del proprio controllore, guasto o incidente tecnico o per una operazione di 'jamming' degli esperti di Nasrallah).
Il drone made in Tel Aviv avrebbe toccato terra dalle parti di Saghbine, località immersa nella macchia boscosa nella parte occidentale della strategica Valle della Biqa, poco distante dal confine siro-libanese con le alture del Qalamoun.
Poco dopo iniziava a circolare la voce che apparecchi del regime sionista avrebbero proditoriamente bombardato il luogo dello schianto per prevenire che uomini di Hezbollah recuperassero i resti del velivolo senza pilota.
L'emittente ufficiale del partito sciita, Al-Manar, ha tuttavia smentito categoricamente che un simile attacco sia avvenuto, specificando che sul luogo dello schianto si é prontamente schierata una pattuglia dell'Armee Libanaise.
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