Non appena gli scambi di razzi e mortai e le ondate di trogloditi drogati e urlanti hanno iniziato a diradarsi nella serata di venerdì le forze dell'Esercito Siriano, della milizia NDF, dei volontari del Partito Baath e dell'SSNP, dei Palestinesi della Liwaa Al-Quds hanno immediatamente iniziato a rinsaldare le loro posizioni, a mandare in retrovia i camerati feriti e quelli esausti dando loro il cambio con elementi freschi, a ricostituire le scorte di munizioni, ma anche di acqua potabile per poter sostenere un'altra giornata di combattimenti sotto l'inclemente sole di Aleppo.
Ma una volta sorto il sole di sabato nessuna nuova ondata di wahabiti e takfiri si é presentata dinanzi al quartiere delle Associazioni di Zahra, o davanti al Palazzo della Ricerca Scientifica, o alla sede dell'Intelligence Aeronautica. Apparentemente Al-Nusra e le sue sigle minori avevano esaurito gli uomini da immolare, o le munizioni, o la semplice voglia di ritentare in un attacco che finora é fallito una volta dopo l'altra.
Ovviamente la giornata di tregua é stata impegnata fruttuosamente per infoltire e rafforzare ulteriormente le difese; le forze siriane sono ben coscienti di quanto infidi siano i takfiri e sono pronte a combattere anche di sera e di notte nel caso che si verifichi un attacco di sorpresa.
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