Sta finendo in maniera disastrosa la ripetuta, ostinata, assurda offensiva dell'ISIS verso il capoluogo della Provincia orientale di Hasakah, che avrebbe dovuto 'pareggiare' le gravi sconfitte patite dal 'califfato' in provincia di Raqqa e la perdita di un fondamentale varco di confine con la Turchia dal quale regolarmente arrivavano armi, munizioni, rinforzi e denaro con la complicità di Erdogan, della NATO e degli USA.
Non solamente Hasakah continua a restare solidamente in mano alle forze siriane ma a causa della tendenza ad abbandonare le punte avanzate di ogni ondata offensiva a sé stesse per cercare di cambiare direttrice d'attacco i capi dell'ISIS hanno lasciato qualcosa come 1200 loro seguaci accerchiati in varie sezioni periferiche della città, specialmente a Nord e a Ovest dell'abitato.
Le truppe dell'Esercito Siriano, della milizia popolare NDF, dei volontari cristiani assiri e delle Brigate Baath si stanno mobilitando in massa per schiacciare questi 'ascessi' prima che sia possibile per i terroristi al loro interno riorganizzarsi e tentare una fuga.
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