A ridosso del vertice di Astana la diplomazia della Repubblica Islamica é in piena attività: dopo la visita a Damasco Jaberi Ansari é volato a Beirut dove ha incontrato il Neopresidente Aoun, l'influente leader sciita Berri, Presidente della Camera, e infine anche il nuovo Primo Ministro Saad Hariri.
A dimostrazione del fatto che Teheran rispetta i meccanismi politici interni libanesi Ansari ha convenientemente dimenticato tutta la velenosa propaganda anti-iraniana di cui Hariri, marionetta degli interessi sauditi, si é reso responsabile e portavoce in questi anni, trattandolo come il legittimo Premier libanese, espressione della dialettica politica interna del Paese dei Cedri.
Tuttavia Ansari ha consegnato ad Hariri un messaggio indiretto: "La Repubblica Iraniana é pienamente consapevole che le crisi regionali non possono avere soluzioni unicamente militari; la guerra crea più preoccupazioni di quante non ne risolva ed erode la stabilità e la prosperità della regione, senza lasciare alcun vincitore se non l'illegittima entità sionista".
Chi ha orecchie per intendere, intenda: l'Iran sa benissimo che dietro il sostegno al takfirismo wahabita e ikhwanita c'é l'antico sogno di Tel Aviv di distruggere e parcellizzare tutti gli Stati del Medio Oriente per ottenerne vantaggi strategici...
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