Dopo la raffica di razzi pesanti che ha schiacciato le loro zone di spiegamento causando dozzine e dozzine di perdite i leader di Jaysh Islam e Faylaq al-Rahman non hanno voluto desistere dai loro progetti di controffensiva nel Ghouta Est, sentendo pendere sopra di loro la concreta possibilità di fare la stessa fine di quelli fino a poche settimane fa ancora asserragliati ad Aleppo.
Le possibilità che il loro assalto ottenesse qualunque risultato positivo, già scarse in partenza, erano però state ulteriormente sfoltite dal bombardamento preventivo e, in capo a poche ore, i takfiri dell'una e dell'altra organizzazione si sono dovuti ritirare dopo aver perso ulteriori uomini e, soprattutto, preziose armi, munizioni ed equipaggiamenti.
L'iniziativa delle operazioni torna così alle forze siriane: 105esima Brigata della Guardia Repubblicana, Volontari palestinesi dell'Esercito di Liberazione, forze scelte della milizia NDF e commando di Hezbollah, che non tarderanno a stringere ulteriormente il cerchio intorno a Douma.
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