Le truppe governative siriane hanno ripreso il controllo di circa una quarantina di impianti estrattivi petroliferi, sottraendoli all'ISIS, nel corso della loro avanzata nella parte settentrionale della Provincia di Raqqa.
Lo ha comunicato Ali Ibrahim, rappresentante dell'Industria Petrolifera Siriana, nel corso di una conferenza stampa tenuta stamane.
Ibrahim, responsabile per il recupero e la riparazione delle strutture danneggiata dall'avidità, dall'ignoranza e dalla mancanza di conoscenze tecniche dei predoni che in questi anni hanno saccheggiato le ricchezze naturali siriane, ha spiegato come tutte le pompe di questi impianti saranno rimosse e trasferite in apposite officine nella città di Hama per venire riparate e rigenerate, per poi tornare al loro posto.
Questo processo consentirà un ritorno alla piena efficienza per la maggior parte degli impianti entro la fine dell'estate.
un bel lavoro!C'è un pò di enfasi nella notizia,ma posso immaginare la soddisfazione!Non sono del settore,non conosco la dimensione delle pompe,ma certo oltre a smontarle ed a ripulirle dovranno cambiare le guarnizioni e ricollaudarle!
RispondiEliminaSi, si può dire che recuperare circa quaranta pozzi di petrolio, è una notizia veramente notevole. La loro riparazione, e la loro riattivazione, con il collegamento alle raffinerie a Homs e altre, permetterà di poter iniziare a ripristinare le attività economiche della Siria.
RispondiEliminaN.B.- Dopo il recupero dei pozzi di petrolio, nella Siria Orientale, in special modo tra Deir Ez-Zour e la zona di Palmyra,si tratterà di recuperare i pozzi ubicati nel deserto a sud dell'Eufrate (sono molto importanti), a est del fiume stesso.
Marcus Claudius Marcellus