C'é qualcosa di profondamente 'poetico' nel fatto che gli Yemeniti ultimamente abbiano preso a utilizzare massicciamente oltre i missili anche i droni per difendere il loro paese dall'aggressione sion-imperialista portata avanti dai Sauditi, dagli Emiratini e dai loro lacché locali e mercenari arruolati in Africa.
Perché lo Yemen, al tempo della dittatura di Ali Abdullah Saleh, che aveva completamente prostituito il proprio paese agli Usa, aveva subito per anni ed anni ed anni attacchi portati con droni sotto le presidenze di Clinton, Bush Jr e Obama.
Il canale yemenita Al-Masirah ha rivelato che droni delle forze yemenite (Esercito e Comitati Popolari) hanno colpito in più punti la rete di comunicazione degli invasori, lungo la costiera occidentale del Paese.
L'attacco, portato dopo attente ricognizioni, con una certosina cura nella scelta dei bersagli, é stato studiato per fiaccare ulteriormente le possibilità delle forze d'invasione di proseguire la loro offensiva verso Hodeidah.
Intanto i membri del cosiddetto 'Battaglione Abu Haroon', formazione mercenaria facente capo alla "Quinta Brigata Amaliqa" hanno subito l'onta (oltre al danno) di un bombardamento "amico" quando qualche inesperto pilota saudita ha scaricato loro addosso abbastanza munizioni da uccidere cinque miliziani e ferirne numerosi altri.
L'Aviazione di Riyadh si conferma così la più scadente e dilettantesca del Medio Oriente.
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