"Quello che mi ha veramente impressionato é la maniera naturale in cui viene descritta la determinazione degli abitanti del Sud a tenere duro e resistere; é convincente, né retorica né artificiosa, e dà una buona approssimazione di quello che effettivamente é successo in quei giorni". Salutandolo e ringraziandolo per il suo parere il giornalista rivolge un'ultima domanda al piccolo Mahdi chiedendo a lui quale parte del film sia piaciuta di più e, con gli occhi che brillano come quelli di qualunque bambino che abbia appena visto un film ricco di azione e momenti eccitanti lui risponde sorridendo: "I missili!".
Che Mahdi si riferisse ai razzi anticarro, che fanno la parte del leone nelle scene di battaglia campale contro i 'Merkava' e i 'Sabra' dell'esercito sionista (imitati con buona approssimazione sulla base di vecchi carri ceduti dall'Armee Libanaise alla compagnia produttrice del film), o ai proiettili lanciati dai combattenti di Hezbollah contro le città israeliane come rappresaglia per i selvaggi bombardamenti su obiettivi civili (il cui fragoroso fischio sottolinea sinistramente il discorso alle truppe con cui il 'villain' Colonnello Avi cerca di invitare i suoi uomini a non avere pietà dei libanesi, come un presagio di sconfitta) é indubbio che nell'immaginario visivo di '33 Days' questi due elementi siano in netta evidenza e, come la silohuette dello Spitfire rimase indissolubilmente legata a livello di cultura popolare alla Battaglia d'Inghilterra (anche se gli 'Spit' erano una parte minore della RAF all'epoca) così non abbiamo dubbio che gli ATGM e gli MRL di Hezbollah rimarrano il simbolo della vittoria del 2006 contro Israele.
Campione di incassi per il 2012 in Iran e in Libano, dove é molto improbabile che un qualunque film possa superarne le entrate al botteghino da qui a sei mesi, '33 Days' sta per uscire in Turchia e verrà presto distribuito in Siria, Egitto e Tunisia e poi in altri paesi arabi e islamici, dove però é già disponibile sottoforma di download elettronico e sta generando un "passaparola" sempre più intenso e pervasivo. Ali Bouzeid, CEO della Farabi Productions, sostiene che pur ispirato da un recentissimo avvenimento, il film fa del suo meglio per evitare una lettura eccessivamente didascalica o politica, anche se individua chiaramente gli Israeliani come aggressori e invasori e le forze della Resistenza come legittimi difensori della libertà e dell'indipendenza del Libano, come converrà chiunque che abbia un minimo di onestà intellettuale.
"Se mi portassero un filmato dove si vedono clienti e impiegati di una banca che si uniscono per cacciare e mettere in fuga dei rapinatori arrivati per derubarla, facendone un film sarebbe un film politico? No, sarebbe un film ispirato a un fatto di cronaca!", sostiene Bouzeid e con le sue parole in mente non ci resta di aspettare di poter trovare il film presto visionabile in streaming o scaricabile con sottotitoli in francese o inglese.
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RispondiEliminaDio li benedica...Dio li benedinca! ;D
EliminaE il video? Non c'è. Al posto del video c'è la scritta: "Questo video non esiste"
RispondiEliminaPurtroppo devono averlo rimosso...si renda anche conto che l'articolo é di venticinque mesi fa...
EliminaEcco, abbiamo trovato un altro trailer funzionante e lo abbiamo incluso nel corpo dell'articolo...speriamo che questo resti su youtube a lungo! :D
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